giovedì 23 luglio 2009

Ci sarebbe il feticismo del battito cardiaco


Avete letto bene, il titolo non é provocatorio. Non allude a chissà quali profonde universali verità sulla vita e sull'amore. Parla semplicemente di un particolare tipo di innesco, in verità poco diffuso, capace di far brillare un ordigno comune a tutti, che é poi la passione. Sto parlando del cuore, l'organo, l'instancabile pompa muscolare che ciascuno di noi possiede. Sconosciuta ai più, poichè bizzarra fra i bizzarri - e quindi, forse, in fin dei conti, non così tanto bizzarra - questa curiosa stranezza, che tecnicamente si annovera fra le parafilie, esiste eccome.

Fin da bimbo ho sempre convissuto con questa anomalia, temendola non poco ed accettandola molto tardi.
Il sentire nelle orecchie i toni cupi e profondi del cuore, battito dopo battito, mentre guardo o sfioro la ragazza a cui appartiene. Poter scorgere la ritmica vibrazione del collo mentre dorme sdraiata sul letto o guarda la televisione sul divano. Poggiare una mano sul petto e avvertire senza mediazioni la pulsazione che il suo piccolo pacemaker di carne - per usare un'espressione di Elio - restituisce a chi se ne interessa. Percepire la pulsazione anche in un'altro distretto, ad esempio il polso radiale (il classico polso). Poter poggiare direttamente l'orecchio sopra il cuore, cullato dal suo pacifico o martellante ripetersi e dal sali-scendi della respirazione.
Per anni ho creduto che qualcosa di seriamente sbagliato albergasse in me, che, per forza di cose, si trattasse di un inequivocabile segnale che qualcosa non funzionava, che la mia ditta produttrice non avesse rispettato i requisiti CE , mettendomi clandestinamente sul mercato.

Ma ora, a distanza di anni, l'esperienza mi ha regalato una consapevolezza che vale più di quel peso, di quella desolata incertezza che mi ha attanagliato per lungo tempo:
IL CUORE E' VITA, é il sovrano indiscusso delle spie organiche della nostra emotività, é il parametro che ci separa dalla morte biologica ; e l'eccitazione che ne può derivare, per quanto atipica o inconsueta, è genuinamente umana.

Detto ciò , tuttavia , tal conclusione, apparentemente matura e ben argomentata, non mi alleggerisce certo dall'imbarazzo che provo nel cercare di tradurla in realtà , o parlandone a qualcuno - tant'é che nessuno della mia sfera di quotidiana frequentazione, nè alcuna ragazza con cui mi sono visto in passato sa di questo tassello - e non mitiga certo la solitudine che deriva da una passione tanto stramba.
Facile é condividerla senza esplicitarla, come una sorta di contorno saltuario alla tipica vita di relazione (in definitiva anche se il sesso rende questa particolare "deviazione" facilmente attuabile, permette di soddisfarla in modo accidentale, "in incognito").

Difficile é assecondarla esplicitandone al partner significato e importanza, nonostante sia indubbiamente più accettabile di tante altre forme di feticismo.

Questa non l'avevate mai sentita, vero?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Non potevi usare parole migliori per descrivere la meraviglia che ci fa vivere!!!

Sylouise ha detto...

Lo sai benissimo, dato che ci conosciamo, che per me le cose sono andate esattamene nello stesso modo, quindi non ho molto da commentare a quello che hai detto. Solo una cosa: la "chicca" della citazione da Elio è meravigliosa!
Geniaccio!!!!
Inizia ad abituarti ad avermi tra i tuoi commentatori incalliti ;-)

Anonimo ha detto...

In attesa di scambiare qualche chicca ti lascio il mio indirizzo messenger e di posta:
ghega.jr@hotmail.it

Anonimo ha detto...

Ciao ;)
Sono una ragazza e credevo di essere l'unica ad eccitarmi sentendo il battito cardiaco. Incredibile.

Anonimo ha detto...

Non avresti mai potuto interpretare meglio le mi sensazioni ... Del resto ti ho cercato come ti ha cercato Paola ... feticismo del cuore ...

Stone ha detto...

Mi fa picaere di avere colto con le parole ciò che ci accomuna.

Se vuoi puossiamo sentirci via mail per uno scambio :)

Stone